Verniciatura, le norme regionali frenano l’attività al porto di Lavagna

porto
porto
Il porto turistico di Lavagna

Fabio Tosi e Luca Garibaldi sollecitano l’assessore Giampedrone, che si è rivolto al ministero: “Stiamo lavorando per la piccola cantieristica”.

La situazione della piccola cantieristica e i vincoli che limitano l’attività nel porto di Lavagna agitano la politica regionale. “Gli imprenditori lavagnesi attendono da tempo risposte chiare e immediate sulle limitazioni all’attività di manutenzione meccanica e verniciatura dei natanti nel porto di Lavagna”, ricorda il consigliere Cinque Stellle Fabio Tosi, che spiega: “Il Codice ambientale regionale, risalente ancora all’amministrazione Burlando, vieta in particolare di compiere manutenzioni meccaniche che prevedano riparazioni con resine, stuccature, carteggiature, levigatura, e di verniciatura a rullo o a pennello (proibiti sarebbero finanche i ritocchi). Limitazioni che, secondo gli oltre 170 operatori del settore, sta creando enormi difficoltà con pesanti ripercussioni occupazionali”. Fa eco Luca Garibaldi del Pd: “Da mesi – dice – 170 imprese della piccola cantieristica navale di Lavagna e del Tigullio operano molto meno di quanto potrebbero. L’assessore regionale Giampedrone, con una nota al Ministero dell’Ambiente, ha richiesto quest’estate di dare indicazioni omogenee sul tema a livello nazionale ma sono passati molti mesi”. Giampedrone risponde a lui e dice: “Garibaldi stia tranquillo e non si agiti che la Giunta regionale, come già annunciato dopo l’incontro al Ministero dell’ambiente delle settimane scorse, farà tutto ciò che è necessario per tutelare un settore importante come quello della piccola cantieristica navale”.