Una raccolta fondi nel nome di Fabio e Paolo

Gli amici dei due rapallesi rimasti sepolti sotto una valanga promuovono l’acquisto di apparecchiature di ricerca per il soccorso alpino. Camera ardente allestia all’Oratorio dei Bianchi.

Tanta gente ha visitato, questa mattina, la camera ardente allestita all’Oratorio dei Bianchi, a Rapallo, per Paolo Pendola e Fabio Arata, i due trentenni morti sabato pomeriggio nella valanga che li ha travolti a Pila, in Valle d’Aosta. Sotto alle due casse sono state collocate due tavole da snow board, la grande passione dei due, che ha finito per tradirli. Gli amici dei due giovani, però, si sono immediatamente attivati per far sì che, almeno, sia possibile scongiurare altre morti di questo tipo. Su Facebook, infatti, in quattro hanno promosso una raccolta fondi, con recapiti facilmente reperibili sui profili delle due vittime, per l’acquisto di strumenti per il soccorso alpino. Si punta su cavi estensibili che permettono di individuare la profondità di un seppellimento sotto la neve e sui dispositivi Arva, che emettono segnalazioni per l’individuazione di corpi. Le indicazioni su quali strumenti fosse più opportuno acquistare sono state chieste direttamente ad Adriano Favre, direttore del Soccorso alpino della Valle d’Aosta.