Uccise un amico a caccia, condannato a quattro mesi

Un 39enne di Lavagna, accusato di avere rapinato una tabaccheria di Riva Trigoso, è stato invece assolto per non aver commesso il fatto.La Corte d’Appello di Genova ha confermato la condanna a quattro mesi di reclusione, con sospensione della pena, per Antonio Palena, il cacciatore di Sestri Levante che nel dicembre del 2004, durante una battuta di caccia al cinghiale, uccise accidentalmente l’amico Bruno Venuti. Determinante si è rivelata una memoria presentata dalla difesa di Palena che dimostra come la vittima si trovasse in un punto sbagliato rispetto alle direttive della battuta di caccia al cinghiale. Venuti in sostanza si sarebbe mosso senza il placet del caposquadra, finendo così tragicamente nella traiettoria del proiettile che ne determinò la morte.

Assolto per non aver commesso il fatto. Questa la sentenza emessa dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Chiavari Alessandra Galli nei confronti di un 39enne di Lavagna accusato di essere l’autore di una rapina avvenuta in una tabaccheria di Riva Trigoso, nei pressi dell’entrata dello stabilimento Fincantieri, l’ 8 marzo del 2007. Allora un rapinatore solitario entrò nell’esercizio commerciale, con il volto coperto da un casco integrale e, pistola in mano, si fece consegnare il denaro della cassa, circa 1.000 euro. Le indagini avevano condotto all’uomo di Lavagna, già in carcere a Napoli per altri reati. Il pubblico ministero Gabriella Dotto ha chiesto 5 anni di reclusione, ma il giudice è stato di diverso avviso ed ha optato per l’assoluzione.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it