Trasporto pubblico, i pendolari chiedono di cambiare la legge

Trasporto pubblico, i pendolari chiedono di cambiare la legge
Verso il bacino unico per il trasporto dei bus

“Certezze sulle risorse, per avere un piano di progressivo ammodernamento del materiale”, chiede Sonia Zarino, di fronte alla nuova legge regionale che riordina il trasporto unificando i bacini della Liguria.

Il coordinamento dei pendolari liguri dà il proprio giudizio sulla legge regionale che prevede il riordino del trasporto pubblico locale, con l’istituzione di un bacino unico. “E’ positiva l’istituzione dell’ambito territoriale di gestione – dice la portavoce, Sonia Zarino – che tuttavia appare alquanto povero di contenuti. Non si capisce infatti quali siano le sue effettive attribuzioni e quali i suoi compiti, aldilà delle definizione spaziale, che sta nel territorio regionale. L’Ato appare, a questo stadio, poco più di una definizione astratta. Allora, il coordinamento propone di creare una Autorità di Ambito che lo gestisca: “Un organismo costituito dai rappresentanti delle Provincie ricadenti nell’Ato, presiedutodal Presidente della Regione Liguria, o da un suo delegato, con la Regione come ente responsabile del coordinamento delle attività e delle iniziative”.
E poi, i pendolari vogliono certezze sui finanziamenti, anche per quanto riguarda il comparto ferroviario del trasporto pubblico: “Dal concetto di “contributi” – riprende Zarino – si dovrebbe passare a quello di “piano di investimento” della Regione, ovvero ad un piano che preveda in un determinato arco di tempo un progressivo rinnovo del materiale rotabile con l’acquisto di mezzi in piena proprietà della regione. E’ noto peraltro che l’età del materiale rotabile ligure sia tra i più avanzati in Italia, con diverso materiale rotabile che ha raggiunto i 40 anni di età. Occorre quindi un intervento strutturale e pianificato nel tempo”.