Storie diverse per chi ha vissuto il dramma dell’Asia

Identificato ieri sera il corpo del genovese morto in Thailandia nel maremoto. Tra gli abitanti del Levante, qualcuno è tornato a casa, qualcuno sta aiutando i sopravvissuti. Giovedì e domenica nuove raccolte fondi.Sorte diversa ha colpito i liguri, e gli abitanti del Tigullio, che hanno vissuto in prima persona il dramma del maremoto in Asia. La stampa locale propone in questi giorni storie ed esperienze di segno opposto. Ieri sera è giunta la notizia del riconoscimento di Michelangelo Miceli, ristoratore di Genova travolto dallo tsunami in Thailandia, ed entrato nel novero delle vittime ufficiali della tragedia. Ha fatto ritorno sano e salvo a Chiavari, invece, Nicola Perucchio, che lavorava in un villaggio Club Med dove ha trovato la morte un suo collega francese. Altri, scampati alla forza distruttiva del mare, si sono fermati sul posto ad aiutare gli altri superstiti nella cura dei feriti e negli iniziali tentativi di ricostruzione: è il caso del rapallese Valerio Ravera in Thailandia, o del fotografo di Levanto Roberto Cucinotta in Indonesia. Intanto, prosegue la mobilitazione nel Tigulio per la raccolta fondi. Croce Rossa di Chiavari e Volontari del Soccorso di Rapallo riproporranno la raccolta su pubblica strada dopodomani, giorno dell’Epifania, mentre domenica prossima le offerte per l’Asia saranno raccolte nelle parrocchie del comprensorio.