Spese pazze in Regione, venerdì l’interrogatorio di garanzia di Scialfa

La vicenda che ha scosso il consiglio regionale
La vicenda che ha scosso il consiglio regionale
La vicenda che ha scosso il consiglio regionale

Venerdì nel Tribunale di Genova l’interrogatorio di garanzia di Nicolò Scialfa, ex capogruppo dell’Idv in Regione, da ieri ai domiciliari nell’ambito dell’indagine sulle “spese pazze”. I suoi legali hanno intanto fatto ricorso contro la misura cautelare.

Si terrà venerdì nel Tribunale di Genova l’interrogatorio di garanzia dell’ex capogruppo dell’Idv in Regione, Nicolò Scialfa, da ieri agli arresti domiciliari per l’ipotesi di peculato e falso in atto pubblico nell’ambito dell’indagine dell’aggiunto Nicola Piacente sulle cosiddette “spese pazze”. Secondo l’accusa si sarebbe appropriato, per fini esclusivamente personali, di circa 70mila euro di contributi erogati dalla Regione all’Italia dei Valori. A presiedere l’interrogatorio di garanzia sarà il gip Roberta Bossi che, accogliendo le richieste della procura, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare a carico dell’ex vicepresidente della giunta regionale. Intanto i suoi legali stamattina hanno depositato un ricorso al tribunale del Riesame. Gli avvocati, Andrea Vernazza e Guido Colella, intendono annullare la misura cautelare a carico del loro assistito, giudicando insussistenti le esigenze cautelari ravvisate dal gip, ovvero il timore della reiterazione dei reati in quanto, come consigliere regionale, Scialfa aveva la possibilità di manipolare denaro. Nell’indagine svolta dalla Procura sono coinvolti anche altri tre consiglieri regionali dell’Italia dei Valori, a loro volta indagati per falso documentale, peculato e truffa aggravata. Ieri sono state effettuate anche delle perquisizioni nelle loro abitazioni.