Smaltimento alghe, la Guardia di Finanza perquisisce il Comune di Chiavari

Palazzo Bianco, sede del municipio di Chiavari
Palazzo Bianco, sede del municipio di Chiavari
Palazzo Bianco, sede del municipio di Chiavari

Smaltimento delle alghe depositatesi nel 2014 sulla spiaggia adiacente il porto turistico “Luigi Gatti”.  Indagati tre funzionari comunali ed il rappresentante legale dell’impresa, per reati di abuso d’ufficio, truffa ai danni del Comune e turbata libertà degli incanti.

Questa mattina la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni locali presso gli uffici del Comune di Chiavari e presso le sedi di due società spezzine specializzate nella raccolta di rifiuti. Le attività si riferiscono all’indagine denominata “Operazione Posidonia”, avente ad oggetto i lavori per lo smaltimento delle alghe depositatesi nel 2014 sulla spiaggia adiacente il porto turistico “Luigi Gatti”. Il Comune, nel febbraio di quell’anno, dispose in modo diretto, non tramite una gara d’appalto, l’affidamento ad un’impresa della rimozione dei detriti spiaggiati. Secondo la relazione tecnica dei funzionari comunali, infatti, il costo della raccolta e smaltimento delle alghe non avrebbe superato l’importo di 40 mila euro, limite di legge per l’indizione della regolare gara. Al termine dei lavori, durati circa due settimane tra i mesi di marzo ed aprile del 2014, a fronte della stima iniziale di 250 tonnellate di detriti, il materiale effettivamente trasportato è stato quantificato in oltre 2000 tonnellate, quasi il 1000% in più di quanto stabilito dai tecnici comunali in sede di affidamento dei lavori. Nel mese di giugno del 2014, il rappresentante legale dell’impresa ha presentato una fattura da oltre 366 mila euro, saldata dal Comune di Chiavari limitatamente ai 40 mila previsti dall’affidamento iniziale. La parte eccedente dei lavori è stata eseguita senza alcun affidamento o appalto. La documentazione acquisita nell’ambito delle indagini evidenzia, inoltre, che l’impresa non avrebbe trattato in alcun modo i rifiuti complessivamente raccolti, ma si sarebbe avvalsa di servizi resi da soggetti terzi (trasportatori e centri di conferimento) ad un prezzo nettamente inferiore a quello praticato dalla stessa impresa nei confronti del Comune di Chiavari. Questa mattina sono stati sequestrati computer e documenti ritenuti utili ai fini delle indagini. Al momento risultano indagati tre funzionari comunali ed il rappresentante legale dell’impresa, per reati di abuso d’ufficio, truffa ai danni del Comune e turbata libertà degli incanti.