Si levano le voci contrarie al depuratore a Chiavari

Il progetto preliminare su Chiavari
Il progetto preliminare su Chiavari
Il progetto preliminare su Chiavari

Ieri la prima seduta della conferenza dei servizi. Levaggi: “Costi di progettazione elevati per un’opera che non si farà”. Pisani (M5S): “Opera folle, la contrasteremo”. Giardini rilancia la proposta di Carasco per la valle dell’Entella.

Il Comune di Chiavari continua a bocciare il progetto di depuratore comprensoriale in colmata, discusso ieri alla prima seduta di conferenza servizi, almeno nella versione preliminare: “Si tratta dell’ennesima provocazione di Pignone, che pretende di portare avanti progetti contro il volere degli enti locali”, dice il sindaco, Roberto Levaggi, secondo il quale “la Regione ha chiesto già sul progetto preliminare una valutazione d’impatto ambientale e, presumibilmente, verrà richiesta anche la valutazione ambientale strategica. Tutto ciò implica un iter abbastanza complesso con costi progettuali elevati per un impianto verso il quale il comune su cui dovrebbe essere insediato è totalmente contrario e ha già presentato ricorso al TAR”.  Il consigliere regionale Cinque Stelle Gabriele Pisani promette battaglia contro quello che definisce “un progetto sbagliato, assurdo. Mentre Sestri Levante e Casarza Ligure vedranno risolti i problemi della depurazione senza subire il minimo danno, i cittadini e i lavoratori turistici di Lavagna subiranno danni per 5 anni, per poi vivere sopra la vera e propria bomba ecologica delle tubature sottomarine”. “Il Nuovo CentroDestra con coerenza e spirito costruttivo ha sempre respinto al mittente questa folle proposta”, dice Marco Conti, coordinatore provinciale del partito, sottolineando come anche il Comune di Sestri indichi una alternativa per la sola Val Petronio. Secondo Giovanni Giardini, consigliere comunale a Chiavari. “è arrivato il momento per la Regione Liguria di intervenire. È importantissimo che Sestri abbia aperto a un depuratore di vallata in località Ramaie e secondo me Carasco quindi diventa la soluzione per il secondo di vallata dell’Entella”.