Si dimette l’assessore Fracchia: “Motivi familiari”

Sullo sfondo le pressioni dei partiti per un rimapsto di giunta: in bilico, secondo le voci, anche D’Asta e Parodi. Tempesta politica a Rapallo. Rassegna questa mattina le sue dimissioni, infatti, l’assessore a lavori pubblici ed urbanistica, Mario Fracchia. “Sono subentati motivi familiari che mi impediscono di svolgere questo ruolo con il dovuto impegno”, ha dichiarato Fracchia, raggiunto telefonicamente questa mattina. Da tempo, però, le voci in città parlavano di una scollatura tra l’amministrazione ed il super assessore voluto da Campodonico, per il quale Fracchia aveva anche scritto il programma elettorale del 2007. Negli ultimi tempi, l’assessore non aveva partecipato né ai consigli comunali, né alle riunioni di maggioranza. Smentisce le proprie dimissioni, invece, l’assessore al commercio Giuseppe D’Asta, che, secondo l’ipotesi avanzata da un quotidiano, avrebbe dovuto anch’egli rimettere il suo ruolo nelle mani del sindaco. “Non ho lettere pronte e nemmeno l’intenzione di scriverne”, dice D’Asta, anch’egli raggiunto al telefono poco fa.



A questo punto, subisce una improvvisa accelerata il rimpasto di giunta di cui si parlava nei giorni scorsi. La sostituzione di Mario Fracchia appare la più difficile, perché l’ingegnere ricopriva un ruolo da indipendente, mantenendo così inalterati gli equilibri tra i partiti. Naturale, invece, appare la sostituzione di Pino D’Asta, interna ad An con Gianni Arena, o in alternativa Umberto Amoretti, ed ingresso in consiglio comunale del primo dei non eletti, Tasso. Al di là della netta smentita della volontà di dimettersi oggi, infatti, D’Asta sembra uno degli assessori in bilico. I partiti premono per far salire al grado di assessore altri esclusi illustri, ed in particolare Arduino Maini per la Lista Biasotti e Fabio Mustorgi per Forza Italia. In questa ottica, le voci danno per pericolante anche un altro assessore: Franco Parodi, responsabile del bilancio, in quota a Forza Italia. Il sindaco potrebbe preferire una soluzione più morbida, distribuendo deleghe a consiglieri comunali. Le prossime ore saranno decisive.


Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it