Sestri Levante, la denuncia del M5S: “Situazione Lavagnina indegna di un paese civile fra degrado e delinquenza”

Il degrado di uno degli alloggi popolari della Lavagnina
Il degrado di uno degli alloggi popolari della Lavagnina
Il degrado di uno degli alloggi della Lavagnina

Sopralluogo nel complesso residenziale di Arte nel quartiere della Lavagnina a Sestri Levante per il M5S, che denuncia una “gravissima situazione igienico-sanitaria, indegna di un paese civile” e ripropone la legge sul reddito di cittadinanza per i 112mila liguri sotto la soglia della povertà.

Il M5S lancia un allarme sullo stato del complesso delle case popolari della Lavagnina, a Sestri Levante. Al termine di un sopralluogo corredato di foto effettuato ieri, il portavoce Fabio Tosi definisce “indegna di un paese civile la gravissima situazione igienico-sanitaria” riscontrata negli alloggia di Arte. “Le 80 famiglie residenti versano in condizioni di totale degrado e indigenza – denuncia -. L’intero complesso versa in uno stato drammatico, tra infiltrazioni d’acqua persistenti, la copertura del tetto vecchia di 30 anni e mai sostituita, acque reflue senza il minimo ricambio ed enormi sciami di zanzare e insetti di ogni genere, all’interno di un quartiere abbandonato al completo degrado e alla delinquenza: il tutto nel totale silenzio e abbandono da parte dell’amministrazione locale, che nessuno ha più visto da queste parti ormai da quattro anni”. Tosi riferisce in particolare la situazione di una persona anziana che vive con 400 euro al mese di pensione in un alloggio di massimo 45 metri senza luce né gas e annuncia un atto congiunto del MoVimento 5 Stelle in Regione e al Comune di Sestri Levante: “Per troppo tempo abbiamo assistito a un vergognoso rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione, tramite Arte, con i risultati drammatici – chiude Tosi –. Rinnovremo la nostra proposta di legge, depositata nell’autunno scorso e che attende ancora di essere discussa, per introdurre il reddito di cittadinanza in Liguria e dare una risposta ai 112mila liguri che vivono ancora oggi al di sotto della soglia di povertà”.