Sestri, consiglio comunale fiume di sei ore

Il consiglio è durato fino all’una di notte. Il Pdl: “Il congelamento del PUC era di facciata”. Sulla tenuta dei conti si esprime invece il consigliere di maggioranza Piero Gianelli.

E’ durato fino all’una di notte il consiglio comunale di Sestri levante,  che all’ordine del giorno prevedeva l’esame e l’approvazione di due pratiche urbanistiche relative a controdeduzioni ad osservazioni presentate da privati su varianti al PUC e  la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2011. “Il “congelamento” del PUC era solo di facciata”:  dicono oggi i consiglieri comunali del Pdl di Sestri Levante:  “La sua vera natura è venuta a galla con chiarezza quando la maggioranza ha tentato di mettere in votazione un emendamento che contraddiceva il parere negativo degli uffici a proposito di una nuova edificazione di duemila metri cubi in via Val di Canepa”. Il gruppo consigliare si è opposto adducendo che ogni variante in materia urbanistica deve essere sottoposta all’attenzione dei consiglieri almeno quindici giorni prima della sua discussione e la vicenda si è conclusa, per il momento, con la decisione della maggioranza di sospendere l’approvazione della pratica per ripresentarla in una prossima seduta consiliare. Ma il Pdl presagisce nel caso una nuova ondata di ricorsi:  “Se in quella sede il contenuto dell’emendamento dovesse essere confermato, chiunque abbia formalmente manifestato agli uffici l’intenzione di costruire secondo le previsioni del PUC rimaste inattuate al 13 agosto 2010 (la data limite fissata – peraltro con effetto retroattivo! – dalla delibera dello scorso dicembre), potrà legittimamente rivendicare i propri diritti facendo leva sul precedente di via Val di Canepa”.

Sempre durante il consiglio, si è parlato poi della salvaguardia degli equilibri di bilancio 2011, pratica illustrata dall’assessore Gianluca Ceselli e approvata con i soli voti della maggioranza. Il consigliere Cusinato di “Segesta Domani” ha contestato i dati del conto consuntivo 2010, “non veritieri”, mentre per Piero Gianelli “il Comune si presenta all’appuntamento con i conti in ordine – ha commentato – ma in futuro sarà sempre più difficile farli quadrare e di converso le responsabilità aumentano”. Le recenti manovre economiche del Governo hanno emanato provvedimenti in tale direzione: “Un decreto del 28 luglio scorso,  riguardante le conseguenze in caso di dissesto finanziario, prevede la  ineleggibilità a cariche elettive per 10 anni dei Sindaci ritenuti responsabili del dissesto e lo stesso vale per i revisori che si trovino nella stessa situazione” spiega. E’ stata  inoltre prevista la redazione di un inventario di fine mandato da parte dei Comuni, volto a descrivere le principali attività normative e amministrative svolte ed evidenziare eventuali rilievi della Corte dei conti, le azioni di rimedio intraprese per il rispetto dei saldi di finanza pubblica programmati e stato del percorso di convergenza verso i fabbisogni standard, la situazione finanziaria e patrimoniale, le azioni intraprese per contenere la spesa, la quantificazione della misura dell’indebitamento.