Serivzio idrico, canone omogeneo e agevolazioni per i piccoli comuni

Approvati gli ordini del giorno promossi dal consigliere regionale Ezio Chiesa in merito al servizio idrico. Chiede l’omogeneizzazione dei canoni annui e lo spostamento da 1000 a 3000 abitanti del limite fissato per la gestione diretta del serivzio da parte dei comuni.Il servizio idrico è al centro degli ordini del giorno promossi dal consigliere regionale Ezio Chiesa, approvati nell’ambito della votazione sulla legge relativa alla gestione delle risorse idriche e dei rifiuti. La prima questione riguarda il canone annuo versato dal gestorie unico del serivzio idrico per l’utilizzo delle reti e delle infrastrutture di proprietà degli Enti locali. Dal momento che attualmente i vari gestori versano i canoni ai Comuni applicando criteri diversi a seconda della Provincia di appartenenza, Chiesa ha chiesto che tale criterio venga uniformato e che nello stabilirlo si tenga conto dell’efficienza delle reti idriche e di depurazione e del numero di utenze servite. La seconda questione tocca poi i piccoli comuni montani. Si chiede di stabilire agevolazioni per i residenti di tali zone, e di supportare in conferenza Stato – Regioni un’eventuale proposta di legge per spostare da 1000 a 3000 abitanti il limite di popolazione definito per gestire direttamente il servizio idrico.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it