Sciopero generale, corteo per le strade della città

I manifestanti si sono radunati in piazza Roma questa mattina alle 9 e sono arrivati insieme fino a piazza Fenice, dove i rappresentanti dei sindacati hanno tenuto i comizi conclusivi.Oggi sciopero generale indetto dai sindacati contro la finanziaria, giudicata dannosa per lavoratori e pensionati e inutile per lo sviluppo. A Chiavari il corteo si è concentrato alle 9 di questa mattina in piazza Roma e da lì è partito alla volta di piazza Fenice dove ha avuto luogo il comizio conclusivo. Davvero numerosi i partecipanti fra lavoratori e pensionati che hanno rumorosamente invaso le strade di Chiavari con slogan e trombe.Sono intervenuti per concludere Armando Firpo, segretario Cgil Tigullio, seguito da Bernardello della Mogul e da Bernardi della Mares. C’è stata poi l’orazione di Alba Lizzambri, segretario Uil Liguria e di Antonio Graniero, Segretario generale della Cisl del Tigullio. Il sentimento di fondo di tutti gli oratori è quello della disapprovazione nei confronti dell’operato del governo Berlusconi e dell’atteggiamento superficiale e poco attento ai veri problemi del nostro paese di molti cittadini. La Lizzambri ha sottolineato come, dati alla mano, l’Italia in dieci anni si sia notevolemtnwe impoverita fino a diventare fanalino di coda dell’Europa e ha spiegato che, se in Italia le tasse fossero pagate da tutti, non ci sarebbe stato bisogno di quesata finanziaria, perchè i fondi sarebbero abbondanti. Ma l’argomento più importante per Bernardi e Bernardello è stato, ovviamente, il problema della mancanza di una politica industriale fondata sui fattori di qualità dello sviluppo che incentivi le imprese, promuova ricerca e innovazione, dato che la mancanza di questi fattori sta penalizzando fortemente l’assetto produttivo del nostro comprensorio a partire, come è noto, proprio dalla Mogul, dalla Mares e dalla Santa Rita. Inoltre, com’è stato detto, queste aziende sarebbero venute in Italia sfruttando agevolazioni dello Stato e adesso, dopo avrene tratto profitto, si trasferiscono all’estero, e ciò, ha detto Bernardi della Mares con termini coloriti, sta veramente facendo esasperare i lavoratori delle aziende di Rapallo e Casarza Ligure.