Santa Margherita, il sindaco chiede via mail di registrare Bernardin. Il consigliere: “Lesi i miei diritti”

Il consigliere Bernardin con Enrico Caprani
Il consigliere Bernardin con Enrico Caprani
Il consigliere Bernardin con Enrico Caprani

Il consigliere comunale Andrea Bernardin riceve in copia per conoscenza una mail in cui il sindaco chiede di registrare le sue dichiarazioni “a futura memoria”. “Ho chiesto la massima chiarezza nel caso specifico della segnalazione che Bernardin ci aveva inviato”, replica Donadoni.

Mozione di sentimento e richiesta di dimissioni del sindaco hanno aperto, a sorpresa, ieri, il consiglio comunale di Santa Margherita. Tutto frutto di una mail che il consigliere Andrea Bernardin ha ricevuto in copia (non nascosta), dopo che il suo gruppo, “La Voce della Città”, sabato aveva inviato una richiesta al sindaco e al segretario comunale. Qui, il sindaco, Paolo Donadoni, scrive al segretario comunale, al dirigente della ripartizione tecnica e al comandante della municipale chiedendo che “venga registrato, preferibilmente, o verbalizzato, in subordine, quanto dichiarerà il consigliere Bernardin, a futura memoria”. Una richiesta che scandalizza il gruppo consigliare: “Difficile confrontarsi con un personaggio del genere, che vuole ledere i diritti di un consigliere comunale” commenta lo stesso Bernardin. Rincara la dose il portavoce Enrico Caprani, che parla di “arroganza” e “faciloneria” e annuncia che la questione sarà presentata davanti al Prefetto e all’autorità giudiziaria. Secondo quanto spiegato, durante la seduta, dal sindaco, Paolo Donadoni, e dal vice, Emanuele Cozzio, non si trattava di una indicazione di intercettare Bernardin su qualsiasi tema egli sollevi in futuro: “Il consigliere sollevava una questione di presunto comportamento illegittimo di un dipendente comunale – dice Donadoni – e per dare la massima trasparenza e la massima certezza su quanto andava segnalando ho inviato quella richiesta. Infatti lo stesso Bernardin era stato inserito tra i destinatari, non certo per errore”. Il consiglio è proseguito con il voto sulle variazioni di bilancio proposte dalla giunta e approvate, mentre i consiglieri di minoranza hanno abbandonato l’aula durante la discussione della loro successiva mozione sul rispetto del programma di mandato e la seduta si è chiusa prima delle 21.