Santa e Portofino chiedono certezze sulla piastra ambulatoriale

I sindaci De Marchi e D’Alia hanno scritto a Regione e Asl 4 per chiedere criteri certi in merito alla pistra ambulatoriale di Santa Margherita: “Troppi cambiamenti nelle riunioni intercorse”.

“Sulla piastra ambulatoriale di Santa Margherita chiediamo criteri certi e puntuali, come quelli vigenti nell’accordo per la piastra di Recco”_ lo hanno scritto i sindaci di Santa Margherita e Portofino Roberto De Marchi e Giorgio D’Alia, che con il presidente della commissione comunale sull’ospedale Pietro Chiarelli hanno inviato una lettera agli assessori regionali Fusco, Montaldo, Rossetti e al direttore generale di ASL 4 Paolo Cavagnaro. “Nelle diverse riunioni svoltesi attorno al futuro dell’ ex Ospedale di Santa Margherita Ligure – recita la missiva – abbiamo dovuto constatare una continua modificazione da parte regionale sul concetto di piastra ambulatoriale, la cui collocazione ed entità è passata dalla permanenza nell’attuale immobile sino all’eventuale cantierizzazione, ai circa 400 metrio qaudri collocati nel lotto in oggetto, all’edificio del tennis ed infine all’ipotetica fusione con un centro medico privato ancorché convenzionato.  Riteniamo opportuno precisare: per piastra ambulatoriale si deve intendere una struttura che comprenda tutti gli ambulatori per i quali non sussista necessità di un collegamento immediato con la struttura di ricovero”.