Ristoratori, istanza a Draghi: no ordinanza della Regione

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I ristoratori di Rapallo oggi in comune

Una istanza inviata dalla Regione al nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi, chiede il rinvio di 24 ore dell’ingresso della Liguria in zona arancione, per venire incontro alle problematiche enormi di ristoratori e baristi, già attrezzati, con tutte le relative spese, per far fronte alle tante prenotazioni per San Valentino.

“L’ipotesi di fare un’ordinanza regionale che posticipi la zona arancione è al vaglio – dice Toti, che però la esclude, proseguendo – Lo scontro tra l’ordinanza del Ministro e la nostra porterebbe al rischio di sanzioni e addirittura di possibili denunce penali per tutti i clienti e i ristoratori che aprirebbero ugualmente. Peraltro, se il contagio aumentasse, potrebbe addirittura profilarsi l’accusa di epidemia colposa. Un rischio che non possiamo far correre ad attività già duramente provate”.

È forte, intanto, il fronte di quanti si dicono pronti ad aprire, comunque, domani, servendo i clienti al tavolo. Si tratta di uno schieramento compatto a Sestri Levante. A Rapallo, qualcuno lo preannuncia. Oggi, un gruppo di ristoratori ha incontrato il sindaco, Carlo Bagnasco, che si è impegnato a portare le istanze della categoria, lunedì, alla riunione Anci, ed il padre Roberto, che dice di mobilitare gli altri parlamentari liguri per chiedere di rivedere le regole sulla ristorazione. Un altro rapallese, il consigliere regionale Domenico Cianci, parla di sistema che “va ripensato quantomeno nelle tempistiche se neppure l’elasticità mentale viene utilizzata” e cita nel discorso anche gli impianti sciistici di Santo Stefano d’Aveto, che restano chiusi.