Rifiuti, anche a Ne porta a porta e compostiere

L’opposizione critica l’impianto per il compostaggio previsto a Conscenti: “30mila euro, con il rischio di regalarlo al Gal”. Il sindaco: “Evitiamo i costi per conferire ad Alessandria”.

La rivoluzione della raccolta dei rifiuti scatta anche in Val Graveglia. Qui, infatti, è divenuto obbligatorio, entro il 30 aprile, nella zona rurale, dotarsi di compostiera, mentre per l’area, più urbanizzata, di Conscenti e Santa Lucia, il Comune ha predisposto l’acquisto di un composter, nel quale potranno essere conferiti i sacchetti dell’umido, per la trasformazione in compost, direttamente sul posto, con intesa con aziende agricole locali, interessate a recuperarlo. Contesta Fabrizio Podestà, capogruppo di minoranza: “Il Comune spende 30mila euro per il solo allestimento, montaggio e collaudo dell’impianto – dice – mentre l’acquisto, in caso di vittoria di un bando, sarebbe dell’Agenzia di sviluppo Gal Genovese, che se lo riprenderebbe in caso di utilizzo insufficiente in due anni. Non è possibile che l’amministrazione non sappia se l’utilizzo giustificherebbe la spesa o meno”. “L’alternativa è dover comprare in proprio l’apparecchio, con una spesa di ulteriori 60mila euro, o portare l’umido ad Alessandria, a spese, comunque, dei cittadini”, è la replica del sindaco, Cesare Pesce, che sottolinea come non si tratti di groppo impianto, ma di una compostiera meccanica che occupa lo spazio di un posto macchina. Quanto al resto del servizio, si prevede, entro settembre, di andare a regime con un porta a porta per le altre tipologie di rifiuto nell’area di Conscenti e Santa Lucia, mentre nel resto del vasto territorio comunale si sistemeranno cassonetti con serratura e sacchetti con codice a barre, per sanzionare chi non conferisca correttamente.