Protesta dei pendolari alla stazione di Genova Brignole

Erano in duecento, la maggior parte dei quali provenienti dalla nostra riviera. Chiedono la firma della convenzione fra Regione e Trenitalia, la cancellazione dei tagli previsti e servizi migliori.Nuova protesta dei pendolari del levante questa mattina alla stazione di Genova Brignole. I partecipanti al presidio sono arrivati in gran parte con l’intercity 504 Livorno-Torino e, poco dopo le 9, hanno inscenato la loro protesta. Hanno srotolato uno striscione polemico, acceso fumogeni e scandito slogan. Una dimostrazione assolutamente pacifica, alla quale hanno partecipato 200 pendolari, preoccupati del mancato rinnovo della convenzione fra Regione e Trenitalia e degli annunciati tagli. Fra di loro anche l’assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco.

Carlo Palmieri (portavoce Comitato Pendolari Liguria): “Ci siamo ritrovati in 200 a Genova Brignole per protestare contro la mancata firma da parte del contratto di servizio da parte di Trenitalia. Si parla di meno treni per il futuro e ricordiamoci che la Liguria è una regione che punta molto sul turismo. La presenza dell’assessore Vesco è stata molto importante: fino a qualche mese fa ci sentivamo soli e abbandonati, con la sua presenza ha dimostrato che la Regione e le istituzioni sono dalla nostra parte. Ovviamente se il registro non cambierà siamo pronti di nuovo a tornare a Brignole a protestare contro i servizi offerti da Trenitalia”.

Critiche all’assessore Vesco arrivano però dal consigliere regionale del PDL Gabriele Saldo, secondo il quale “l’assessore regionale ai trasporti manca di autorevolezza e di capacità di trattativa con Trenitalia”. Secondo Saldo, Vesco “non può scaricare sugli altri responsabilità sue: il Governo i soldi ce li mette e ce li ha sempre messi. Ricordiamo all’assessore – aggiunge Saldo – che da quando lui si occupa dei trasporti il servizio è notevolmente peggiorato”.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it