Pronti soccorsi sovraffollati, cambiano i criteri dei codici di accesso

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Negli ospedali liguri arrivano le linee di indirizzo per la gestione del sovraffollamento dei pronto soccorso.

Nel corso degli ultimi anni è infatti aumentato a livello nazionale il tempo di permanenza dei pazienti, a causa di una diffusa sproporzione tra la domanda e le risorse disponibili. Dal primo marzo, le Asl dovranno suddividere il triage in tre fasi: valutazione immediata entro pochi minuti dall’accesso, valutazione soggettiva e oggettiva, decisione relativa al codice di priorità, che comunque può essere rivalutato. I codici tra cui scegliere quello da assegnare potranno essere cinque: rosso per l’emergenza con compromissione di funzioni vitali; arancione per l’urgenza con rischio di compromissione di funzioni vitali e accesso da garantire in 15 minuti; azzurro per l’urgenza differibile con accesso entro 60 minuti; verde per l’urgenza minore, da curare in 120 minuti; bianco, infine, per la non urgenza, con tempo fissato in 240 minuti. Oltre alle modifiche sul triage dei pronto soccorso, nel piano sono indicati compiti che devono essere eseguiti dalle aziende sanitarie come l’aggiornamento dei regolamenti sulla gestione, la necessità e gli standard dei posti letto, il potenziamento delle funzioni del bed management, la definizione delle misure straordinarie per i periodi di maggior carico, l’attivazione dei percorsi per accesso diretto degli specialisti, il monitoraggio della degenza media.