Problemi con volatili: pescatori sul piede di guerra

I cormorani divorano il pesce nei torrenti. A Rapallo, invece, ancora problemi per i piccioni prigionieri nell’ex scalo Fs.
I pescatori del Tigullio e delle sue valli sono sul piede di guerra per la massiccia presenza di cormorani nel periodo invernale, lungo i torrenti delle nostre valli, ed in particolare l’Aveto ed il Trebbia. Il cormorano si nutre infatti di pesce, in quna quantità che vria dai 300 ai 600 grammi al giorno. Scrive in un comunicato Umberto Righi della Fi.Ma. Chiavari: “Centinaia di cormorani si riempono la pancia con quintali di trote fario e lemoli, pazientemente tutelati dalle associazioni di pescasportivi con severe leggi di conservazione. Inutile rammentare il progetto di tutela del ceppo autoctono del Temolo dell’Aveto, che ha visto un dispendio di soldi pubblici, vanificato dagli assalti di centinaia di uccelli”.

E sempre in tema di volatili, resta il problema, a Rapallo, dei piccioni che restano imprigionati all’interno dell’edificio nell’ex scalo merci della stazione. Altri volatili, nella scorsa settimana, sono stati infatti liberati dopo essere rimasti imprigionati dalle reti che erano state montate per impedire, in realtà, l’ingresso dell’evifauna nell’edificio, su richiesta del Comune alle ferrovie. Sta seguendo la vicenda l’associazione Ayusya di San Colombano, che offre la propria consulenza per la messa a dimora di reti che effettivamente impediscano l’ingresso, ma non l’uscita.