Polemiche per la nascita di “Rapallo in comune”. Ma si profila anche un’altra forza

Andrea Carannante
Andrea Carannante
Andrea Carannante del Partito Comunista dei Lavoratori

Andrea Carannante all’attacco: “Cinque anni senza opposizioni, poi, alla vigilia delle elezioni, sorgono i movimenti”. Poi annuncia il lavoro in corso per creare diverse liste, “che possano contare davvero”. La replica di Melis.

La nascita di “Rapallo in comune”, il nuovo movimento che si è annunciato con la volontà di aggregare la sinistra in città in vista delle amministrative 2019, porta con sé polemiche. A muoverle è Andrea Carannante, Partito Comunista dei Lavoratori, che dice: “Ogni volta che si avvicinano le elezioni, nascono associazioni, gruppi, partiti e liste civiche interessate premurosamente alle sorti della città. In questi anni di amministrazione Bagnasco, avessimo ma sentito una presa di posizione, una iniziativa o un progetto: niente, nessuna opposizione, nessuna collaborazione”. Carannante annuncia anche di essere coinvolto in un lavoro, insieme a persone “davvero autorevoli”, per organizzate “un fronte elettorale di liberazione nella città senza opposizioni, per arrivare a fine estate ad una sorta di costituente che possa dar vita ad alcune liste che possano davvero contare”. Da “Rapallo in comune” arriva la replica di Matteo Melis, che dice: “Evidentemente, per Carannante, l’opposizione si fa con comunicati e post su Facebook, con provocazioni che si esauriscono subito e attaccando chi è più vicino a lui, rinunciando a ogni riferimento alla sinistra, pur di contare e farsi vedere”.