Omicidio di Craviasco, la ricerca della testa della vittima si estende alle discariche

Proseguono le indagini sull
Proseguono le indagini sull'omicidio
Proseguono le indagini sull’omicidio

Nel caso dell’ex infermiere ucciso nei boschi di Craviasco martedì, si fa strada la possibilità che l’assassino abbia gettato la testa della vittima e l’arma del delitto in un cassonetto o in una discarica. Acquisiti dai carabinieri filmati di videosorveglianza pubblici e privati.

E’ stata estesa anche alle discariche la ricerca della testa di Albano Crocco, l’ex infermiere di 68 anni decapitato nei boschi di Craviasco. Il corpo della vittima è stato ritrovato martedì sera insieme al cellulare e al portafoglio, ma le lunghe ricerche della testa effettuate nel bosco dai militari con l’ausilio dei vigili del fuoco e del soccorso alpino non hanno dato esito. L’ipotesi degli inquirenti ora è che l’assassino possa aver gettato la testa e l’arma del delitto, un arma da taglio grossa e pesante, in un cassonetto o direttamente in una discarica. I carabinieri perciò stanno acquisendo anche le immagini delle telecamere di negozi e banche, ma anche dei Comuni. Resta indagato al momento solo il nipote della vittima, ma le indagini si orientano anche su altre persone, almeno due, che come il nipote avrebbero avuto dissidi con Crocco.