Omicidio di Chiavari, condanna all’ergastolo per Sergio Tiscornia

Sergio Tiscornia
Sergio Tiscornia
Sergio Tiscornia il giorno dell’arresto

Si è conclusa con una condanna all’ergastolo il processo a carico di Sergio Tiscornia, 52enne imprenditore edile accusato di aver ucciso il 23 aprile del 2019 a Chiavari l’ex collaboratore di giustizia Orazio Pino.

L’omicidio avvenne all’interno del parcheggio della Conad, in Corso Dante. Tiscornia era il compagno di una donna colombiana, che in passato aveva avuto una relazione con Orazio Pino. Relazione terminata con strascichi non solo sentimentali, ma anche economici. L’imprenditore chiavarese era stato arrestato il 26 giugno del 2019. Fondamentali, per il buon esito delle indagini, si erano rivelate le immagini delle telecamere di videosorveglianza cittadine. Qualche mese dopo, era il 19 novembre 2019, interrogato dal pubblico ministero Silvia Saracino, Sergio Tiscornia aveva confessato l’omicidio, rivelando anche il nascondiglio della pistola utilizzata. Nell’occasione si era però difeso sostenendo di aver colpito Orazio Pino perché questi, armato di un coltello, aveva cercato di colpirlo. Tesi che però non aveva convinto gli inquirenti.