Occupazione: torna l’allarme alla Mares

L’azienda vuole spostare parzialmente la produzione degli erogatori in Bulgaria: i sindacati temono concretamente che sia una segnale verso la totale delocalizzazione. Ritorna l’allarme sindacale per quanto riguarda i destini della Mares. L’azienda ha infatti preannunciato il trasferimento in Bulagaria di una parte della produzione altamente tecnologica degli erogatori, per far fronte ad un picco di merca. Il provvedimento non avrebbe ricadute occupazionali immediate, ma i sindacati temono che sia un passo verso una totale delocalizzazione. Infatti, l’azienda non ha avviato tratative per ampliare lo stabilimento di Rapallo, come previsto nell’accordo di un anno fa. L’azienda ha respinto la controproposta dei sindacati, che chiedevano di far fornte al picco di produzione rivedendo l’orario dei lavoratori italiani. Tutti questi elementi fanno temere che la direzione aziendale intenda portare nell’Est Europa, pian piano, anche la produzione high tech, contravvenendo all’accordo di un anno fa.


Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it