Nuova Simar, verso la revoca dei licenziamenti

La ditta di Lavagna e Carasco dove una trentina di lavoratori sono stati licenziati o trasferiti ad altre aziende del gruppo: questa mattina il vertice istituzionale in comune a Lavagna.

Di fronte al sindaco di Lavagna Giuliano Vaccarezza, all’assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco, e a quello provinciale alle Attività produttive, Agostino Barisione, questa mattina Maurizio Bertelli, liquidatore della Nuova Simar, ha promesso che verranno revocate le lettere di licenziamento inviate, nelle scorse settimane, ad un nutrito gruppo di dipendenti. Si tratta di licenziamenti che i sindacati ritengono irregolari, perché giunti senza alcuna trattativa con i rappresentanti dei lavoratori, pur trattandosi i azienda di medie dimensioni, che, peraltro, hanno avuto l’effetto di porre in discussione la cassa integrazione ordinaria, alla quale i dipendenti, che non percepiscono stipendi da dicembre, avrebbero, invece, avuto diritto. Allo stesso modo, dall’incontro di oggi, malgrado la presenza del liquidatore, non sono emerse certezze sul numero di dipendenti ancora nell’organico dell’azienda: secondo calcoli brutali, dei 38 di dicembre, una decina si è licenziata autonomamente, una dozzina è stata licenziata dall’azienda, gli altri dovrebbero figurare come ricollocati in due imprese satellite, la Nuova Simar Varazze e la Nuova Simar Lavagna, pur non avendo firmato nuovi contratti. Allora, il liquidatore si è preso l’impegno di una maggior preparazione per la prossima settimana, per avviare le procedure di cassa integrazione o mobilità. Martedì pomeriggio, allora, in Confindustria, incontrerà di nuovo i sindacati e mercoledì mattina, alle 10, ancora in comune a Lavagna, si svolgerà un nuovo vertice istituzionale come quello odierno. Nel frattempo, ha garantito Bertelli, “lettere di revoca dei licenziamenti fin da martedì mattina”.