Non solo il Covid: Gandolfo spiega l’ordinanza su piazza Ricina

Carlo Gandolfo
Carlo Gandolfo
Il sindaco di Recco Carlo Gandolfo

Il Comune di Recco è stato il primo, nel Levante, a interdire luoghi specifici del proprio territorio. Oltre a vietare lo stazionamento sulle scalinate pubbliche, particolarmente ristrette negli spazi, il sindaco, Carlo Gandolfo, ha vietato la permanenza nell’area verde di piazza Ricina, nella zona di Valleverde. Al nostro microfono, spiega che la ragione del provvedimento è duplice:

“Per alcuni giorni – dice – ho pensato di non mettere restrizioni specifiche, poi ho dovuto procedere così perché si creavano aggregazioni di ragazzi, molto spesso senza mascherina e peraltro, in molti casi, dediti al consumo di alcolici o super alcolici. Si tratta anche di ragazzini di 14 e 15 anni e quindi si poneva anche un problema di potenziale devianza sociale, in una età molto sensibile. Questo duplice aspetto ci ha mosso per redigere l’ordinanza”.

Quale è la situazione del contagio, oggi, a Recco? I livelli sono quelli della primavera o no?

“Partiamo dal presupposto che la Asl 3 ha sempre fatto fatica a comunicarci i dati. Ora, abbiamo 22 persone positive rilevate e una cinquantina di attenzionati in maniera diversa, tra positivi, persone in quarantena preventiva e rientri dall’estero. Sono i numeri più alti che abbia mai avuto. E’ però vero che, a marzo e aprile, i tamponi venivano fatti agli ospedalizzati e non venivano riscontrate persone con sintomi lievi, che rimanevano a casa. Adesso, si rilevano anche persone con sintomi lievissimi o asintomatici, per cui i dati sono difficilmente paragonabili”.