Nei boschi sono arrivati i primi funghi

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Gli ambitissimi porcini

L’Ente Parco dell’Aveto avvisa: nascite nelle foreste delle Lame, del Penna e dello Zatta, ma attenzione alle regole da rispettare per la raccolta. 3 chili a persona il massimo giornaliero, non si raccolgono sotto ai 4 centimetri di diametro.

Le condizioni sono finalmente quelle ideali per la nascita dei funghi, dopo l’arrivo delle prime piogge e con le temperature ancora non troppo basse, e anche l’Ente Parco dell’Aveto conferma che “stanno iniziando a comparire” nelle foreste del suo territorio. L’Ente Parco rammenta le regole per la raccolta: vietato prendere quelli troppo piccoli, con diametro inferiore ai 4 centimetri, e ciascuna persona non può raccogliere più di 3 chili di funghi. Vietato utilizzare rastrelli, uncini o altro materiale che possa danneggiare l’humus del terreno, e, per la stessa ragione, vige il vincolo di non raccogliere e buttare i funghi velenosi. Naturalmente, quasi ovunque, la raccolta è vincolata all’acquisto di tesserini. Il Parco precisa che, nelle foreste demaniali delle Lame, del Penna e dello Zatta, di sua competenza,la raccolta, sia per residenti che non, è consentita solo nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. In tutto l’entroterra del Levante, i costi dei tesserini giornalieri variano da 7 a 10 euro, quelli annuali da 120 a 150, con l’eccezione del Monte Oramara che ha lo stagionale a 70. In alcuni consorzi, Parco compreso, esistono le opzioni settimanale e mensile.