Nada Cella, nuove indiscrezioni sull’indagine riaperta

polizia

La riapertura delle indagini sulla morte di Nada Cella, a 25 anni di distanza dal delitto che ha sconvolto Chiavari.

Dopo il primo annuncio di Primocanale, oggi Il Secolo XIX approfondisce, per quanto possibile, il contenuto del nuovo lavoro condotto dalla Procura della Repubblica di Genova e dalla Squadra mobile, su impulso dato da una criminologa, ingaggiata dalla madre della ragazza. Si parla di una impronta di sangue sulla parete, che, oggi, è stata ricostruita completamente, grazie ad un software fornito dall’Fbi. Elementi di dna sarebbero stati ricavati sempre all’interno di quello che era l’ufficio di Nada. Nessuno è iscritto nel registro degli indagati ma, secondo Il Secolo, si lavora su quattro persone, conosciute da Nada, la cui posizione non era stata approfondita in passato.