Maxi evasione da 6milioni di euro, beccato imprenditore navale
Diverse le accuse nei confronti di un imprenditore operante nel Tigullio nel campo della manutenzione di impianti navali: oltre a evasione, anche abuso edilizio e violazione delle norme antiriciclaggio.
Una maxi evasione da 6 milioni di euro è stata scoperta dai i militari della Guardia di Finanza di Chiavari, perpetrata da un imprenditore operante nel Tigullio, nel campo della manutenzione di impianti navali, che si è reso protagonista di una serie di violazioni. Le Fiamme Gialle di Chiavari hanno recuperato a tassazione oltre 6 milioni di euro di cui 2 milioni di ricavi non dichiarati e oltre 4 milioni di euro di costi non documentati (ovviamente utilizzati in contabilità per abbattere le imposte), constatando, allo stesso scopo, anche l’uso di fatture per operazioni inesistenti per oltre 700mila euro e ritenute fiscali non versate per 33mila euro, connesse al pagamento in nero di alcuni lavoratori. I finanzieri hanno scoperto poi che l’imprenditore ha abusivamente ristrutturato il capannone commerciale, sorto in un sito sottoposto a vincoli idrogeologici realizzando due abitazioni abusive di circa 350 metri quadrati l’una, destinate alla sua famiglia e ai parenti. L’imprenditore ha chiesto il condono presso il Comune dichiarando che l’opera abusiva era stata realizzata prima dell’anno 2001, mentre i lavori sono stati effettuate tra il 2006 e il 2007. L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria insieme al costruttore dell’opera abusiva, al direttore dei lavori e ad altri quattro soggetti coinvolti a vario titolo per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Infine, è stato anche verificato che il titolare della ditta ha effettuato un pagamento in contanti di 20mila euro a titolo di acconto per l’acquisto di un fuoristrada in violazione alla normativa antiriciclaggio e, per questo è stato segnalato al Ministero dell’Economia e delle Finanze.