Manifesti funebri per il regime di salvaguardia a Santa Margherita

Il manifesto fatto affiggere da Bernardin
Il manifesto fatto affiggere da Bernardin
Il manifesto fatto affiggere da Bernardin

Andrea Bernardin contesta il ritorno in vigore delle sole norme del vecchio Piano regolatore: “La giunta è ambientalista solo a parole”. La maggioranza commenta la sua uscita ufficiale: “La disponibilità non gli è mai stata negata”.

Scambi vivaci nella politica di Santa Margherita. Il consigliere comunale Andrea Bernardin, dopo aver annunciato il passaggio, nel consiglio di giovedì prossimo, tra i banchi dell’opposizione, ha fatto affiggere ieri, lungo le vie cittadine, un manifesto funebre, dedicato al regime di salvaguardia, che scadeva proprio l’11 aprile: da oggi, in attesa che venga definitivamente approvato il nuovo Piano urbanistico comunale, tornano in vigore le sole norme del vecchio Piano regolatore generale. “Una vergogna per Santa Margherita e soprattutto per una giunta che a parole si professa ambientalista e con i fatti si sbugiarda inconfutabilmente”, commenta Bernardin, che prosegue: “La voce della città, amaramente delusa, si trova, ancora una volta, costretta a chiedere le dimissioni del’assessore Peruggi e del sindaco Donadoni”. Bernardin critica anche la comparsa temporanea, sulla pagina Facebook dell’amministrazione, di un scritta blasfema, compresa nella foto di uno dei servizi igienici oggetto di manutenzione. Si tratta di una immagine prontamente rimossa. Intanto, invece, dal fronte della maggioranza, la capogruppo Patrizia Marchesini commenta lo spostamento in minoranza del consigliere senza sorpresa e dice: “Da tempo, si era allontanato sia nei contenuti sia negli atteggiamenti dalle posizioni dell’amministrazione, malgrado non sia mai venuta meno la disponibilità nei suoi confronti”.