Maltrattamenti su minori disabili, a giudizio i due professori e il preside

Il Gup del tribunale di Chiavari ha rinviato a giudizio i due professori di sostegno accusati di maltrattamenti, abusi sessuali e corruzione di minore in concorso. Insieme a loro il preside, accusato di omissione di atti d’ufficio.

Rinvio a giudizio per i due professori di sostegno accusati di maltrattamenti, abusi sessuali e corruzione di minore in concorso per quanto accaduto mentre si occupavano di un gruppo di minori disabili. Insieme a loro è stato rinviato a giudizio anche il preside, che sarà processato con l’accusa di omissione di atti d’ufficio. A decidere è stato il Gup del tribunale di Chiavari Mauro Amisano, che ha accolto la richiesta del procuratore Francesco Cozzi. I fatti contestati sono avvenuti durante tre anni scolastici; sulla base di filmati ripresi da telecamere nascoste piazzate dagli investigatori del commissariato di polizia, a novembre uno dei professori, l’uomo, 53 anni, era stato arrestato e oggi, dopo diverso tempo trascorso ai domiciliari, ha l’obbligo di dimora . Le immagini mostravano chiaramente i maltrattamenti inferti agli studenti disabili e anche gli atti lascivi a cui li costringeva ad assistere: di fronte a loro infatti mimava rapporti sessuali con la collega, una 50enne che dovrà rispondere di corruzione di minore in concorso. Il preside infine dovrà difendersi dall’accusa di omissione di atti d’ufficio, anche se finora si è dichiarato all’oscuro dei fatti. Le famiglie dei sette minori si sono costituite parte civile, così come ha fatto anche il Villaggio del Ragazzo, all’interno del quale si sono consumati gli abusi: “Da centro di assistenza e di aiuto, per i fatti compiuti dagli imputati, si è passati ad assimilare il Villaggio del Ragazzo ad un luogo di sofferenza e di vessazioni, soltanto perché tali azioni sono accadute in locali di proprietà messi a disposizione del Comune per l’istituto comprensivo di Cogorno”.