Levante e turisti stranieri, non basta “la grande bellezza” del paesaggio

Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast

L’Italia torna a sorridere agli stranieri con l’Oscar a Sorrentino e gli scenari di Roma ma l’accoglienza turistica deve migliorare molto. Anche da noi. Lo dice Franco Orio, presidente di Portofino Coast.

Riportiamo il contenuto della rubrica “Coast to coast”, andata in onda questa mattina all’interno del nostro programma RadioAzione, con le domande a Franco Orio, presidente del consorzio Portofino Coast.

L’assegnazione del Premio Oscar al Film di “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino ha riportato d’attualità un argomento che è pertinente anche rapportato al turismo. Certamente il nostro Paese offre una grande ricchezza dal punto di vista artistico, paesaggistico e culturale, ma che cosa si aspetta il turista che visita l’Italia e che cosa trova realmente quando arriva nel nostro Paese?

“Quando l’Italia vince un premio così prestigioso come l’Oscar assegnato al film di Sorrentino, siamo tutti felici. Come spesso accade il Cinema può essere un ottimo ambasciatore delle ricchezza artistica paesaggistica e culturale del nostro Paese, e può anche diventare un eccellente volano di promozione turistica. Nel caso specifico della “ Grande Bellezza”, interamente girato a Roma, effettivamente emerge prepotente la straordinaria bellezza della Città Eterna, che però è scenario di una decadenza inquietante e certamente sintomatica dei tempi in cui viviamo. E il concetto di decadenza può essere facilmente esteso a tutto il nostro Paese, così ricco di preziose bellezze e così poco capace di valorizzarle e trasformarle in qualcosa di veramente utile per creare positività, lavoro, rinascita economica e culturale. Spesso anch’io mi sono chiesto come ci vedono i tantissimi turisti stranieri che ogni anno vengono in Italia, cosa pensano di noi e che cosa si portano a casa alla fine del loro viaggio. A questa domanda ha cercato di rispondere nei giorni scorsi una ricerca svolta dal Centro Studi di HRS , un portale di prenotazioni alberghiere che ha stilato una classifica delle città più accoglienti e sicure per i turisti stranieri, intervistando nei primi mesi di quest’anno un campione di turisti che hanno visitato l’Italia nel 2013. Da questa analisi emergono alcuni importanti fattori di negatività che inducono il 10% degli intervistati a dire che non tornerebbero nel nostro Paese. Tra questi la sensazione di scarsa sicurezza, l’indisciplina degli automobilisti, il degrado dei monumenti e la percezione di disordine, ma anche la scarsa conoscenza delle lingue straniere e il caro tariffe di ristoranti e bar nei centri storici. Sono dati che fanno riflettere, e mettono in evidenza come il turismo sia strettamente connesso con la qualità della vita delle nostre località. Per attrarre turismo la bellezza, anche se grande, da sola non basta .Bisogna offrire una buona qualità della vita, e una serie di valori civili, culturali, caratteriali e di professionalità all’altezza della posizione a cui il nostro Paese ambisce nel panorama internazionale, non solo turistico, per raggiungere i quali c’è ancora molto lavoro da fare”.

Riferito alla nostra destinazione, che cosa a suo avviso andrebbe migliorato nell’accoglienza per andare maggiormente incontro alle aspettative dei nostri ospiti stranieri?

“La Riviera Ligure di Levante, e in particolare la costa di Portofino, sono da tempo abituate ad accogliere ospiti stranieri, e il turismo internazionale riveste un ruolo sempre più importante nella nostra economia turistica. Basti pensare che ormai le presenze alberghiere degli stranieri hanno superato nel nostro comprensorio quelle degli italiani. Il brand Portofino, e più in generale la bellezza di questi luoghi, il fascino intramontabile di alcune località, la qualità delle nostre strutture alberghiere e la professionalità della maggior  parte dei nostri operatori, sono state per molto tempo, e in parte continuano ancora ad essere un forte motivo di attrazione turistica. Tuttavia è necessario far crescere il concetto di accoglienza, ricordando che si tratta di una questione ben più ampia del semplice discorso alberghiero. Accogliente è un luogo facile da raggiungere, dove l’ospite si sente a casa sua, e tutto il tessuto sociale è consapevole del suo valore. E’ un luogo dove anche i residenti vivono bene e sono quindi ben disposti a trasmettere valori positivi, capace di fornire motivazioni forti per essere visitato. E’ un luogo pulito, ordinato e sicuro, dove tutti coloro che per qualsiasi motivo si trovano a contatto con l’Ospite, sono preparati e disponibili a soddisfare i suoi bisogni e trasmettere i propri valori. In questo luogo non c’è spazio per la furbizia di chi vuole approfittarsi dell’ospite con comportamenti disonesti o di chi non si preoccupa di lasciare un buon ricordo che lo induca a ritornare. Tracciando queste brevi linee è facile rendersi conto che anche da noi c’è ancora moltissima strada da fare, e che la Grande Bellezza della nostra terra e del nostro mare da sola non può bastare”.