Leivi, ruba i quadri del compagno defunto perchè esclusa dal testamento

Uno dei sette quadri rubati a Leivi
Uno dei sette quadri rubati a Leivi
Uno dei sette quadri rubati a Leivi

Per vendicarsi di non essere stata nominata nel testamento ha sottratto alcune opere d’arte di ingente valore dall’abitazione del compagno defunto. Per questo una 67enne milanese è stata denunciata per furto dalla Polizia al termine di un’indagine denominata “China Painter”.

Per vendicarsi di non essere stata nominata nel testamento ha sottratto alcune opere d’arte di ingente valore dall’abitazione del compagno defunto. Per questo una 67enne milanese è stata denunciata per furto dalla Polizia al termine di un’indagine denominata “China Painter”. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna, che era stata compagna del defunto nei suoi ultimi anni di vita, avrebbe trafugato dalla sua abitazione di Leivi un olio su tela del pittore astrattista Emilio Scanavino dal titolo “La Carucola”, cinque dipinti del pittore di origine cinese Hsiao Chin e un dipinto del pittore Aldo Mondino. L’analisi del traffico telefonico della scheda utilizzata dalla 67enne e mirati accertamenti nell’ambito dei galleristi di Milano, hanno consentito alla Polizia di rintracciare tre delle tele rubate. Una era stata donata ad un collezionista, le altre due erano state vendute per circa 30 mila euro a due ignari acquirenti. Trattandosi di vendita lecita e appurata la buona fede dei compratori, la Polizia ha potuto sequestrare soltanto l’opera regalata al collezionista e i soldi versati dai compratori su uno dei libretti postali della signora, che in un primo momento ha dichiarato di aver bruciato le restanti tele e, successivamente, di averle gettate nel fiume Entella per disfarsene.