L’associazione “Verità per Giulio Regeni” scrive all’ambasciatore: “Giulio priorità”

Andrea Lavarello
Andrea Lavarello
Andrea Lavarello, presidente dell’associazione

Il presidente dell’associazione “Verità per Giulio Regeni: il Tigullio non dimentica” Andrea Lavarelloscrive all’ambasciatore Giampaolo Cantini affinchè si faccia carico della ricerca della verità sulla tragica fine del ricercatore.

L’associazione “Verità per Giulio Regeni: il Tigullio non dimentica” nell’imminenza dell’insediamento dell’ambasciatore Giampaolo Cantini al Cairo, scrive direttamente a lui chiedendogli di farsi carico della ricerca della verità sulla tragica fine del ricercatore. “La nostra associazione – scrive il presidente Andrea Lavarello – ha valutato negativamente la decisione del governo italiano di inviarla al Cairo, ritenendo che questa svolta nei rapporti tra i due Stati non influisca positivamente sulla volontà dell’Egitto di collaborare con il nostro Paese nell’inchiesta sull’uccisione di Giulio. Ciò nonostante, le chiediamo di adoperarsi per far sì che la sua presenza al Cairo sia di oggettivo aiuto al positivo sviluppo delle indagini. Le chiediamo altresì di intervenire con tutta la sua autorevolezza per favorire il rilascio immediato dell’avvocato Ibrahim Metwally, consulente legale della famiglia Regeni, fermato dalle autorità egiziane con accuse palesemente inverosimili. Vogliamo infine assicurarla sul fatto che la nostra associazione seguirà con particolare attenzione il suo operato, nella speranza che lei sappia interpretare la richiesta di verità e giustizia che sulla tragica fine di Giulio giunge dall’Italia, traducendola in impegno e in attività costante per arrivare finalmente all’individuazione dei responsabili della sua eliminazione”.