La mina non si stacca, operazioni rinviate a mercoledì

Grandi disagi per gli abitanti di Recco fuori di casa e soprattutto per i pendolari dei treni. Ieri la giornata è stata particolarmente intensa e problematica a Recco, dove gli artificeri della Marina Militare non sono riusciti a staccare la mina incastrata tra gli scogli del molo di ponente. Due volte si è spezzato il cavo che doveva sganciare l’ordigno dalla sua collocazione, ed a metà pomeriggio si è avviato un intervento alternativo, con nuovo materiale proveniente dalla Spezia. I subacquei hanno infatti iniziato a tagliare l’involucro esterno della mina, per prelevare la cartuccera centrale, contenente il tritolo, e portatre solo quella in alto mare, per farla brillare. L’operazione ha richiesto però molto tempo, ed alle 19:40 è stata annunciata la sosepnsione delle operazioni, consentendo il rientro a casa dei 1.200 cittadini che erano stati evacauti. Lo sminamento riprenderà mercoledì prossimio, che dovrebbe essere la giornata decisiva: le modalità di organizzazione saranno verosimilmente le stesse, con chiusura anche del traffico ferroviario. Proprio la soppressione dei treni diretti a levante, nel tardo pomeriggio di ieri, ha causato disagi e proteste infiniti per i pendolari che dovevano rientrare da Genova. Gli oltre sessanta recchesi nno autosufficienti che sono stati ricoverati negli ospedali dovrebbero attendere nei nosocomi il termine delle operazioni.