La Croce Verde: “Non chiudete il Tribunale”

Il consiglio di amministrazione invia una mozione contro la chiusura del Tribunale di Chiavari alle istituzioni dello stato e al presidente della Regione Burlando.

Anche la Croce Verde prende posizione contro la chiusura del Tribunale di Chiavari. Tra i motivi per i quali occorre che il Tribunale non venga soppresso, il consiglio di amministrazione della pubblica assistenza ha rimarcato quanto questo sia indispensabile per tutti coloro che necessitano di amministratori di sostegno e tutoli legali, in aggiunta al fatto che, per la posizione geografia, gran parte dei Comuni montani si ritroverebbe troppo lontano dai tribunali di Genova o La Spezia, distanza resa aggravata anche da una rete viaria inadeguata, con scarsi collegamenti pubblici. Inoltre “la domanda di giustizia civile e penale, viene soddisfatta in tempi brevi in rapporto al tempi inaccettabilmente lunghi degli Uffici Giudiziari italiani – prosegue il consiglio – e il nuovo tribunale, la cui costruzione è stata finanziata dallo Stato ed in parte dal Comune di Chiavari, con gravi esborsi, entrerà in funzione entro la fine del corrente anno e sarà in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli uffici giudiziari e relativi servizi con conseguente riduzione di spese”. La Croce Verde peraltro ha stipulato con il tribunale chiavarese una convenzione volta a consentire ai soggetti incorsi nella violazione di cui all’art. 186, C.d.S., di espiare la pena ad essi irrogata, attraverso lo svolgimento di “lavoro di pubblica utilità”. La pubblica assistenza quindi, chiedendo che la mozione sia inoltrata tanto alle istituzioni dello Stato, sia al presidente della Regione, auspica invece eventualmente un ampliamento del territorio dell’attuale circondario di Chiavari, “accorpandovi ad esempio i Comuni di Recco, Tribogna, Uscio, Camogli, con conseguente alleggerimento del già grave sovraccarico lamentato dal Tribunale di Genova, e del Comune di Deiva Marina e Framura, con alleggerimento anche del Tribunale di La Spezia”.