Italgas, Giardini: “Giusta mediazione tra pubblico e privato”

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L’area che ospitava Italgas in Via Trieste

Secondo il consigliere di maggioranza, non si può ignorare l’accordo che autorizza a costruzioni abitative. A meno che non valgano l’esproprio o la vicinanza al carcere…

Sulla vicenda dell’area Italgas di Via Trieste prende posizione anche il consigliere di maggioranza Gianni Giardini, che sottolinea come, allo stato attuale, sia previsto solo “un ampliamento del 5% del volume esistente” ma con individuazione di una destinazione a servizi di “un metro quadro per ogni metro quadro di superficie abitabile realizzabile”. Giardini ritiene che questa possa essere “la giusta mediazione tra pubblico e privato” perché sospetta che non si possa “ignorare un contratto ancora in essere, sebbene del 2005, che prevede insediamento abitativo”. Difeso, dunque, l’operato della giunta Di Capua, Giardini lascia aperte due strade per provare a bloccare il progetto e dice di verificare l’ipotesi di accordo bonario o esproprio e quella di divieto di costruzioni “nel contesto esistente con la presenza dell’ex tribunale e del carcere”.