Imprese e vendite on line, la Liguria all’ultimo posto

Sestri Levante
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I dati di Confartigianato sul rapporto tra imprese liguri e vendita sul web

Pandemia e strategie di sopravvivenza: ecco come sono messe le imprese liguri in termini di presenza sul web, e-commerce e comunicazione “digitale”. In
qualche modo il virus ha trainato, talvolta accelerato, la transizione digitale delle imprese, modificando le modalità di collaborazione e di comunicazione, ma anche la vendita e la distribuzione del prodotto. In questo contesto, la reazione delle imprese liguri alla pandemia è stata diversa a seconda dei vari ambiti. In base agli ultimi dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi Confartigianato, considerando il rapporto di comunicazione con il cliente, la Liguria si piazza all’ultimo posto per percentuale di imprese presenti sui social network: erano solo il 19,6% nel pre-pandemia, sono salite fino al 31,6% nel corso del 2020.

La media italiana non si discosta molto dai dati liguri: prima del Covid le imprese “social” erano solo il 22%, salite al 39% con lo scoppio della pandemia. Va un po’ meglio guardando i dati relativi alla presenza di siti web: le imprese liguri che posseggono una pagina internet sono il 66% nel 2020, erano il 63,8% nel 2018. In Italia i valori si aggirano intorno al 70%. Per quello che riguarda gli investimenti, nel 2020 le risorse si sono concentrate soprattutto in nuove tecnologie e digitalizzazione, il 15,8%. Pochissime le realtà regionali che hanno aumentato gli investimenti in ricerca e sviluppo (Liguria quartultima con il 3,5% . «Oggi la tecnologia ci offre grandi possibilità e il web, per molte imprese, specie le più piccole, può diventare una vetrina sul mondo. È importante saper sfruttare tutte le opportunità offerte dal digitale: in molti casi una giusta innovazione può aprire grandi possibilità di crescita», commenta Giancarlo Grasso, presidente Comfartigianato Liguria.