Il ruolo del presidente dell’assemblea condominiale

Moreno Maini, presidente Anaci Chiavari - Tigullio
Moreno Maini, presidente Anaci Chiavari - Tigullio
Moreno Maini, presidente Anaci Chiavari – Tigullio

Pubblichiamo il testo dell’intervento di Moreno Maini, presidente di Anaci Chiavari-Tigullio, andato in onda questa mattina all’interno di Radioazione. Si parla del presidente dell’assemblea.

Il presidente dell’assemblea condominiale questo “sconosciuto”.

Tralasciate qui le norme e formalità necessarie alla regolare convocazione dell’assemblea condominiale, a cui deve adempiere l’Amministratore parliamo del “Presidente” dell’assemblea.

Precisiamo subito che tale nomina ha una durata pari a quella dell’assemblea nel senso che la carica di Presidente cessa al termine della riunione.

Il Presidente viene nominato dall’assemblea e viene scelto tra i partecipanti alla stessa, ciò vuol dire che viene nominato un condomino, ovvero anche un suo delegato, salvo solo il caso che il regolamento condominiale non preveda che il Presidente debba essere un condomino, escludendosi quindi terzi al condominio ancorchè portatori di delega.

Compito preliminare del Presidente è quello di accertare che l’assemblea sia stata convocata secondo le formule di rito previste dalla legge, nei tempi prescritti, e che tutti i condomini siano stati regolarmente convocati. Se esistono comproprietari il Presidente deve consentire la presenza di un solo rappresentante della comproprietà che sarà indicato dagli stessi comproprietari. In ogni caso, pur acconsentendo la partecipazione di più comproprietari in sede di riunione, solo uno di essi avrà la possibilità di esprimere il voto.

Successivamente il Presidente regolamenta l’andamento dell’assemblea presentando agli astanti gli argomenti posti all’ordine del giorno, concedendo e togliendo, nel caso, la parola ai partecipanti alla riunione. Suggerisce al Segretario quanto deve essere scritto a verbale e deve consentire che ogni condominio, sotto la propria responsabilità, faccia verbalizzare dichiarazioni. Non deve consentire che siano discussi e votati argomenti non posti all’ordine del giorno. Verifica nelle varie votazioni il quorum millesimale e per “teste” per la regolarità delle decisioni assunte.

Al termine della riunione il Presidente rilegge e/o fa leggere dal Segretario il verbale e lo sottoscrive in calce con la formula, letto-confermato-sottoscritto.

E’ potere del Presidente, in casi particolari, sospendere la riunione.