I treni per le Cinque Terre tra rincari e disagi: un problema per gli operatori del Tigullio

Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast

Franco Orio: “Serve chiarezza perché la programmazione turistica va avanti. Bisogna sedersi attorno ad un tavolo e decidere dove e come le Cinque Terre vogliono andare”.

Riportiamo l’intervento di Franco Orio, presidente del Consorzio Portofino Coast, andato in onda questa mattina nel nostro programma RadioAzione.

In questi giorni le Cinque Terre, famose in tutto il mondo per la loro bellezza, stanno facendo notizia a causa del malcontento generato da rincari e disservizi dei servizi ferroviari. Come affrontare questa difficile questione?

Le Cinque Terre hanno saputo nel tempo guadagnarsi una grandissima visibilità a livello internazionale  grazie all’unicità  del paesaggio e ad una sapiente e fortunata attività di comunicazione. Simbolo di una bellezza incontaminata, patrimonio UNESCO, meta ambita da tutti coloro che amano la bellezza aspra e autentica  della nostra Liguria le Cinque Terre forse non hanno saputo comprendere in tempo che un ambiente straordinario , ma fragile, non può essere “consumato” indiscriminatamente, senza pagarne le conseguenze. E le conseguenze stanno arrivando, purtroppo.

La questione legata agli orari e alle tariffe dei treni è a mio avviso solo un aspetto di un problema più grande, che richiede un’analisi più profonda di quello che si vuole o si può chiedere ancora a questo territorio in termini di affluenza di turisti.

La nuova riorganizzazione del servizio ferroviario, di vitale importanza per la movimentazione da e verso le Cinque Terre, ha fatto infuriare tutti: operatori turistici, residenti, gli stessi turisti che sono costretti a pagare molto di più e ad affrontare disservizi incompatibili con l’efficienza richiesta ad una destinazione turistica di questa importanza.

Il tam tam che si è scatenato sui social ha fatto il resto.

E’ naturale che le questioni debbano essere affrontate con determinazione, soprattutto se si tratta di questioni importanti, ma quando si parla di turismo bisogna sempre tener conto di tanti aspetti, non ultimo quello relativo all’immagine di una destinazione, che inevitabilmente si veicola attraverso qualsiasi tipo di iniziativa o azione.

Il rischio è quello di vanificare in poco tempo il lavoro di tanti anni, creando un danno grave al turismo della nostra Regione.

 

Qual è la posizione degli operatori turistici?

Gli operatori turistici del nostro comprensorio sono ovviamente molto preoccupati per questa situazione. Il turismo delle Cinque Terre è trainante anche per il nostro territorio, e ovviamente la situazione che si è creata sta danneggiando anche i nostri operatori, creando incertezza e scontento fra i tanti turisti che scelgono di soggiornare nella nostra zona, ma vogliono includere l’escursione alle Cinque Terre nel loro programma.

Quello che si chiede è chiarezza. Perché la programmazione turistica va avanti e non c’è tempo da perdere in discussioni e battute.

Mentre noi riempiamo i social di post polemici, gli operatori che portano turisti alle Cinque Terre stanno preparando la loro programmazione futura e certamente queste discussioni non aiutano.

Sarebbe più utile sedersi attorno a un tavolo e discutere con chi di dovere la situazione in tutti i suoi aspetti, cercando anche di capire dove le Cinque Terre vogliono e possono andare in termini di accoglienza turistica. L’aumento delle tariffe ferroviarie preoccupa in quanto fa  pensare che invece si ragioni solo in termini economici, sfruttando la grande affluenza di turisti per trarne maggior guadagno , senza pensare a valide soluzione per  un concreto miglioramento dei servizi  stessi. Le soluzioni non sono semplici. Sono però convinto che gli operatori turistici delle Cinque Terre e di tutto il Levante Ligure siano consapevoli dell’importanza di una corretta gestione di queste problematiche. La richiesta di chiarezza nasce proprio dalla consapevolezza che anche un brand forte, come quello delle Cinque Terre, ha bisogno di essere costantemente sostenuto da una buona reputazione, e di questo tutti  ma proprio tutti ( pubblici e operatori privati) devono essere sempre pienamente coscienti.