I lavori del consiglio comunale di Lavagna

I lavori del consiglio comunale di Lavagna
Si è riunito ieri sera il consiglio comunale di Lavagna

Ad animare la seduta di ieri sera il codice etico e gli stipendi.

Si è svolto ieri sera a Lavagna il consiglio comunale. Ad animare il dibattito il codice etico cui ispirare l’amministrazione e gli stipendi di sindaco e assessori. “Noi proponenti avremmo sperato in un testo unico forte e condiviso con tutte le forze del consiglio di Lavagna, maggioranza e opposizione, invece la maggioranza ha presentato al punto 2 un suo ordine del giorno sullo stesso tema”, spiegano Aurora Pittau e Guido Stefani. Secondo la maggioranza, “il codice da noi proposto è più completo e presenta alcune parti fondamentali che invece mancano all’interno della Carta di Pisa che è stata adottata solamente da 34 comuni italiani, vale a dire lo 0,4 % a livello nazionale, quindi non molti”. Passata invece all’unanimità l’altra mozione di “Officina Lavagnese”, quella che chiedeva di esprimere solidarietà al popolo curdo attaccato dalla Turchia. L’assemblea ha poi votato il regolamento sugli animali, presentato dalla consigliera Antonella Orbolo. “Un documento apprezzabile in linea di principio ma per molti aspetti vago, superficiale e non rispettoso delle esigenze di igiene del cittadino nè del decoro e tutela dell’ambiente”, ha detto il gruppo “100% Lavagna di Laura Corsi e Mario Maggi. Sempre loro, avevano presentato la mozione per la richiesta di riduzione degli indennizzi di assessori e sindaco. Inaccettabile, secondo il sindaco Gian Alberto Mangiante: “Non hanno maggiorazioni, non impattano sul dissesto e non coinvolgono riequilibri in genere. Quindi effettuare beneficenza è un fatto personale e ogni persona è giusto che si confronti con l’ente da cui riceve retribuzioni sia esso Inps o Asl o altro” ha detto. 100% Lavagna replica spiegando che tutti i consiglieri hanno aderito alla proposta da alcuni mesi astenendosi dall’accettare i gettoni di presenza. “Il piccolo fondo che si è creato potrebbe essere destinato ad un progetto a favore di giovani in difficoltà, per un aiuto al superamento del vuoto e della disperazione che spesso li rende vittime. Il fondo rimarrà esiguo, il gesto nobile che ci aspettavamo dai nuovi amministratori di un Comune in dissesto e quindi con poche risorse, non c’è stato”.