Evasione da 85 milioni, nei guai anche un direttore di banca

Le indagini sono partite dopo la denuncia da parte dell’amministratore di una società milanese che aveva notato strani movimenti sul suo conto. Erano opera del direttore e dei funzionari di una filiale di Sestri Levante. Il bilancio dell’operazione è di tredici denunce, al vertice dell’organizzazione c’era un 50enne milanese.Oltre 85 milioni di euro: a tanto ammonta l’imponente evasione fiscale nel settore immobiliare scoperta dalla Guardia di Finanza di Riva Trigoso nel corso di un’operazione che ha portato all’individuazione di un’associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale, al riciclaggio ed all’usura, con sede nel milanese e ramificazioni nella nostra riviera. L’intera operazione è partita da un esposto presentato dall’amministratore di una società milanese nei confronti del direttore di un istituto di credito di Sestri Levante a seguito dell’individuazione di alcune movimentazioni sospette sul proprio conto corrente. Gli investigatori hanno così ricostruito l’attività illecita del direttore, che assieme a tre funzionari utilizzava il conto corrente della società milanese al fine di riciclare denaro proveniente da evasione fiscale, truffa e appropriazione indebita. Gli accertamenti si sono poi estesi nei confronti di alcune società milanesi operanti nella compravendita di appartamenti e ville di pregio, nonché di una società lombarda specializzata nella fornitura di personale infermieristico a case di cura private, tutte intestate a dei prestanome, fiscalmente inesistenti. L’attività si è conclusa con la segnalazione alla Procura della Repubblica di Chiavari di 13 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio proveniente da evasione fiscale, usura, truffa, appropriazione indebita e falso in scritture pubbliche e private. Al vertice dell’organizzazione c’era un 50enne milanese. L’ispezione fiscale ha consentito di individuare su 46 conti correnti bancari movimentazioni di denaro per 85 milioni di euro, di IVA evasa per 14 milioni e IRAP per 3,5 milioni non confluita nelle casse della Regione Lombardia. Sono inoltre stati individuati 38 infermieri che lavoravano in nero in svariate case di cura private del milanese.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it