Enel di Chiavari e Parco dell’Aveto: discussione in Regione

La chiusura del centro decisionale Enel di Chiavari non avrà ripercussioni occupazionali: lo assicura l’assessore Vesco.La chiusura del centro decisionale Enel di Chiavari non avrà ripercussioni sui livelli occupazionali. Lo ha affermato in Consiglio Regionale l’assessore regionale al lavoro Giovanni Enrico Vesco rispondendo ad un’interrogazione presentata dal consigliere di Forza Italia Gino Garibaldi. Vesco ha precisato che Chiavari non perderà la sua Unità operativa, conserverà sul territorio i servizi ed i livelli occupazionali resteranno inalterati. L’assessore ha inoltre rimarcato che da tempo la Regione ha avviato un confronto con l’Enel, ottenendo che Chiavari venisse accorpata a Genova soltanto come “zona”, visto che il territorio regionale è stato suddiviso dall’ente per l’energia elettrica in quattro zone.

Nel corso del Consiglio Regionale si è discusso anche di un progetto finanziato con fondi europei a Borzonasca, nel Parco dell’Aveto. Sul tema la consigliera Cristina Morelli dei Verdi ha presentato un’interrogazione sostenendo che il progetto “prevede interventi di asfaltatura e cementificazione degli attuali percorsi sterrati e lo sfruttamento intensivo del bosco per l’apertura di una centrale a biomasse all’interno di un sito di interesse comunitario”. La risposta è arrivata dall’assessore regionale all’agricoltura Giancarlo Cassini, il quale ha precisato che il progetto prevede la manutenzione straordinaria di una strada con messa in sicurezza, regimentazione delle acque e asfaltatura di 2,4 Km per collegare fra loro due strade già asfaltate. L’assessore ha inoltre rimarcato che l’intervento non prevede una centrale a biomassa e che inoltre non ricade nel sito di interesse comunitario e quindi non c’è l’obbligo di valutazione di incidenza.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it