“Ecco come l’acqua deve essere gestita in forma pubblica”

Ieri sera, a Chiavari, la festa del comitato del sì ai referendum. “Adesso ancora attività nel Tigullio”.

Si è svolta in piazza Mazzini, a Chiavari, nel tardo pomeriggio di ieri, la festa del comitato per i quattro sì ai referendum, con esponenti del mondo ambientalista e dei partiti di sinistra e centro sinistra. “Adesso – commenta Antonio Lupo, presidente del comitato acqua pubblica nel Tigullio – rilanciamo la nostra proposta di legge popolare del 2007, con gestori pubblici per l’acqua, 50 litri al giorno gratuiti per tutti e poi bollette proporzionali al consumo, senza il meccanismo dei forfait”. Quanto alla realizzazione di opere come i depuratori, dice Lupo, “i privati le avrebbero fatte solo alzando le bollette a carico dei cittadini. Noi diciamo che per l’acqua, come per ospedali e scuola, debbano essere utilizzati fondi statali. L’importante è che siano i consiglieri comunali a recuperare consapevolezza e conoscenza sulla materia, in modo da riorganizzare la gestione pubblica, troppo delegata ad aziende municipalizzate di cui il referendum ha scongiurato la privatizzazione”. Dopo la vittoria dei sì, quindi, il comitato promette ancora azione, nel Tigullio, proprio attraverso i consiglieri comunali ad esso vicini.