Domani parte la stagione della caccia

Da domani saranno circa quattromila ottocento i cacciatori impegnati nel Levante. Battute aperte sia per il cinghiale che per starna, lepre, fagiano e diversa fauna migratoria. Gli ambientalisti: “poca chiarezza sulle regole, illegittimo il piano faunistico dell’anno scorso”. Si apre domani anche in Liguria la stagione della caccia. La nostra regione arriva tra le ultime, in Italia, alla nuova stagione venatoria. Nel territorio che va dal Bisagno al confine di levante della provincia di Genova saranno quattromilaottocento i cacciatori impegnati. Si potrà esercitare la caccia per tre giorni settimanali, ad esclusione del martedì e del venerdì. Spiega le regole dell’attività venatoria il presidente dell’ambito territoriale, Donato Paganini: “Si apre la caccia per i cinghiali, la starna (non la pernice rossa, che è tutelata), la lepre, il fagiano, i turbidi, il colombaccio e la ghiadaia. La caccia al fagiano chiude a dicembre, quella al cinghiale all’abbattimento di nove decimi del consentito. La disponibilità di selvaggina è molto ampia per i cinghiali, c’è un congruo numero di starne a Ne e in alta Val d’Aveto. Abbiamo liberato fagiani a fine agosto, mentre c’è una buona presenza di lepri, soprattutto il Val d’Aveto.

Larga parte del mondo ambientalista, però, lamenta alcuni aspetti. CI sarebbe poca chiarezza sulle regole della stagione, e la Provincia avrebbe scelto di applicare il piano faunistica dell’anno scorso, delegittimato da una sentenza del Tar sotto il profilo delle zone protette. “Il Tar aveva riconosciuto alcuni punti del ricorso ambientalista, ma la Provincia ha riportato in vigore il vecchio piano faunistico – dice Paola Quartini, presidente dell’Ente Nazionale Portezione Animali -. Onestamente, anche altre associazioni che hanno le guardie venatorie, e la domenica dovrebbero controllare, non sanno come regolarsi, cosa sia sanzione”.