Domani il centenario della nascita di Aldo Gastaldi: la riflessione

Gian Luca Buccilli

Questa è la riflessione di Gian Luca Buccilli, capogruppo di “Civica” nel consiglio comunale di Recco, in occasione dei 100 anni dalla nascita di Aldo Gastaldi, partigiano “Bisagno”, che ricorrono domani, 17 settembre:

“La storia narra di figure che brillano più di altre, in quanto testimoni di una vita vissuta e donata a favore della propria comunità.
Vi sono persone come Aldo Gastaldi “Bisagno” (primo partigiano d’Italia, comandante della Divisione Cichero, medaglia d’oro al valore militare) che hanno mostrato un ulteriore elemento identificativo della loro personalità: quello di possedere uno sguardo teologico, inedito e profondo.
La scelta resistente di Aldo Gastaldi non è stata soltanto l’assunzione di responsabilità da opporre al regime totalitario nazifascista; o la reazione alla più grande barbarie che sia mai stata organizzata dall’uomo (quella consumata a Fossoli, Auschwitz, Mauthausen, Dachau, Hersbruck, Buchenwald, Flossemburg).
Per Aldo Gastaldi la Resistenza è stata “la risposta coraggiosa alla domanda di responsabilità verso la terra di Dio”, sull’esempio del teologo luterano tedesco Dietrich Bonhoeffer, determinato oppositore del nazismo, il quale termino’ la sua vita terrena a Flossemburg.
Aldo Gastaldi ha gettato se stesso nell’inferno della vita con l’animo proteso verso la nuova citta’. La sua è stata una scelta operata in nome di un amore più grande, alla ricerca di una città futura che è  possibile costruire solo abitando quella infernale che era stata consegnata.
Fare memoria della Resistenza attraverso il volto di Aldo Gastaldi e dei “Ribelli per amore” (i partigiani cattolici), quello di Dietrich Bonhoeffer e dei giovani della Weisse Rose è un invito a radicare la nostra responsabilità nei confronti della società civile senza risparmiare nulla di sé.
È l’invito a stare dentro la realtà che ci è stata data senza vietarsi il diritto di cambiarla (quello che fu poi il realismo di Aldo Moro), a riconoscere in essa i luoghi e i percorsi idonei a una partecipazione che sia autentica, a desiderare e a progettare un futuro di pace e di giustizia.
Nonostante le asprezze della guerra, il comandante Aldo Gastaldi “Bisagno” rimase coerente ai valori della fede, non cessando mai di prodigarsi a favore dei suoi uomini e delle popolazioni civili ma anche mostrando rigoroso rispetto nei confronti dei nemici, evitando, laddove possibile, inutili spargimenti di sangue.
Con un editto arcivescovile del 31 maggio 2019, il Cardinale Angelo Bagnasco ha avviato la causa di beatificazione e canonizzazione di Aldo Gastaldi “per la sua grande fede, semplice e profonda, unita ad un abbandono e a una illimitata fiducia nella Provvidenza Divina, fulgido modello di vita cristiana”.