Disservizi nel trasporto ferroviario, chi chiede e chi minaccia revoche a Trenitalia

Disservizi nel trasporto ferroviario, chi chiede e chi minaccia revoche a Trenitalia
Un Intercity in transito

Dopo le soppressioni dei regionali di venerdì scorso, ieri il caso dell’Intercity che ha accumulato 237 minuti di ritardo.

Assoutenti chiede l’immediata revoca del contratto tra Ministero delle Infrastrutture e Trenitalia per la circolazione degli intercity, dopo “l’ennesimo episodio di inefficienza e sprezzo dei diritti dei passeggeri” accaduto ieri, “con l’intercity 35662 Livorno-Milano che ha accumulato ben 237 minuti di ritardo”, con tanto di conseguente aggressione subita dal capotreno ad Arquata Scrivia.  Secondo il gruppo del Pd nel consiglio regionale, “anche nel caso dei guasti agli Intercity i vertici di Trenitalia hanno ignorato i ripetuti appelli dei sindacati. E’ vero che gli Intercity sono regolati da un contratto universale e quindi il controllo dipende direttamente dal Ministero dei Trasporti, ma ciò non toglie che la Regione Liguria abbia il dovere di fare sentire la sua voce per garantire un servizio adeguato ai cittadini”. Ma la polemica continua a investire anche il trasporto ferroviario regionale, dopo la soppressione di 23 treni il 16 agosto:   “Regione Liguria è pronta a rescindere il contratto di servizio se quanto avvenuto lo scorso 16 agosto dovesse ripetersi, come peraltro stabilito dallo stesso articolo 27 del contratto”, scrive in una lettera indirizzata all’ad di Trenitalia l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino, che prosegue: “Quanto accaduto venerdì è inaccettabile. Noi paghiamo il servizio dal 1 gennaio al 31 dicembre, pertanto ogni treno in meno verrà conteggiato e saranno comminate sanzioni che stiamo valutando sulla base di quanto previsto dal contratto di servizio e che saranno applicate entro fine anno a Trenitalia”. Alice Salvatore, M5S, commenta parlando di “doverosa iniziativa intrapresa dall’assessore” e rivendica di “aver contribuito alla sua presa in carico del problema”.