Crisi del commercio: le posizioni di Ascom Chiavari e dei sindaci di Portofino, Santa Margherita, Rapallo

Lavagna e Chiavari
Lavagna e Chiavari
La crisi del commercio si fa sentire anche il nostro territorio

“Apprendiamo, con rammarico, che i nostri negozi di vicinato potranno riaprire, se la situazione lo permetterà, solamente il 18 maggio. E’ una situazione di incertezza che prolunga la nostra agonia perché, dopo oltre 2 mesi di zero fatturato, senza sostegno economico adeguato e nessun aiuto sulla sospensione delle utenze e dei canoni di affitto, difficilmente le nostre attività riusciranno a rialzarsi”. Sono le parole del presidente Ascom di Chiavari Giampaolo Roggero che aggiunge:

“I commercianti, come tutti cittadini, hanno dimostrato in questa fase di emergenza grande senso di responsabilità, nonostante le loro attività siano già state provate nel recente passato da altri eventi come quelli, ad esempio, metereologici. A fronte di questa dimostrazione di responsabilità ci aspettavamo delle risposte diverse alle istanze portate dalla nostra Associazione sul tavolo del Governo, con una riapertura graduale a partire già dal 4 maggio delle attività di vicinato, come ad esempio quelle del settore dell’abbigliamento che nella provincia di Genova conta all’incirca 2.700 imprese con una media di 2 dipendenti per attività che rischiano di perdere definitivamente il posto di lavoro. In questo momento riteniamo sia necessario che venga erogata con maggior facilità liquidità e siano più concrete le misure di sostegno al reddito, altrimenti il sacrificio richiesto alla piccole e medie imprese sarà troppo grande”. Ed intanto, in merito alla protesta organizzata per stasera, i sindaci di Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Matteo Viacava, Paolo Donadoni, Carlo Bagansco aggiungono: “Abbiamo ascoltato le ragioni dei nostri commercianti e condividiamo le loro preoccupazioni, confidando che il Governo si faccia carico di questa emergenza dando risposte chiare, tempestive e concrete”.