“Come possiamo sfruttare il volano dell’Entella in serie B”

Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast

Franco Orio ed il turismo sportivo: “In Italia i tifosi non hanno l’abitudine di unire un week end alla trasferta ma la cosa sta facendo breccia. Il territorio deve sapersi presentare bene”.

Di seguito, il contenuto dell’intervento di Franco Orio, presidente del Consorzio Portofino Coast, questa mattina, all’interno del nostro programma RadioAzione.

La storica promozione della Virtus Entella in serie B, oltre ad accendere l’entusiasmo sportivo a Chiavari e nel Tigullio, ha alimentato le speranze in un rilancio del territorio. Quali sono a suo avviso le ricadute che un evento di questa portata può avere dal punto di vista turistico?

“Effettivamente la promozione in serie B della Virtus Entella, alla quale vanno ovviamente tutti i complimenti, è un fatto importante per il nostro comprensorio, anche dal punto di vista turistico. Il turismo sportivo rappresenta infatti una nuova chance di sviluppo locale, in grado di completare e sostenere l’offerta turistica del territorio. Dal punto di vista tecnico la sua originalità consiste proprio nell’integrazione di elementi propri dei settori dello sport e del turismo, che generano un prodotto nuovo, diverso e autonomo dai precedenti. Il turismo sportivo può essere amatoriale o professionistico, attivo ( cioè quello delle persone che si muovono per praticare uno sport o per realizzare eventi sportivi), o passivo, e cioè quello delle persone che viaggiano per assistere ad eventi sportivi o per accompagnare coloro che lo praticano. Nel caso specifico di una città di piccole dimensioni come Chiavari, che entra a far parte delle 40 capitali del calcio italiano, la possibilità di sviluppare un interessante indotto turistico, estendibile a tutto il comprensorio, è elevata e molto interessante per tutto il comprensorio. La militanza in un campionato di professionisti, oltre all’ovvia necessità di ospitare le squadre ospiti, con i relativi accompagnatori , coinvolgerà anche un importante numero di sostenitori, che provenendo da tutto il territorio nazionale, potranno soddisfare oltre alla passione sportiva, anche un interesse turistico su un territorio già conosciuto ed apprezzato. Certamente l’abbinamento calcio-turismo non è automatico, in quanto i tifosi italiani non sono per il momento molto abituati ad abbinare le performance della loro squadra del cuore con la realizzazione di un weekend turistico, ma la tendenza sta cambiando e certamente un’azione congiunta messa in atto delle società calcistiche insieme agli enti territoriali e agli operatori turistici può incentivare questa tendenza”.

Che cosa si dovrebbe fare per ottimizzare questa opportunità e sviluppare al meglio il turismo sportivo legato agli eventi calcistici sul territorio?

“Gli operatori turistici dovranno attivarsi per offrire proposte allettanti e in linea con le esigenze di chi si muove spinto da motivazioni sportive, utilizzando tutti i canali disponibili per rispondere in modo efficace alle esigenze delle squadre e dei loro sostenitori, cercando di trasformare queste opportunità in un’occasione per far conoscere la destinazione e invogliare le persone a ritornare. L’importanza che questi flussi turistici possono avare per il territorio, soprattutto in termini di destagionalizzazione, dovrebbe spingere alla creazione di prodotti turistici mirati soprattutto a valorizzare le emergenze turistiche del territorio, che, in periodi lontani dall’alta stagione, sono certamente più abbordabili anche dal punto di vista economico. L’abbinamento tra pacchetti volo – soggiorno e biglietto a condizioni vantaggiose può giocare un ruolo molto importante, anche se spesso si ricorre al “ fai da te” che consente una maggiore flessibilità e talvolta considerevoli risparmi. Ancora una volta però il problema non riguarda solamente gli operatori turistici, ma il territorio nel suo insieme. Stiamo parlando nuovamente di accoglienza turistica, con tutto ciò che ne consegue. Coloro che visiteranno Chiavari e il comprensorio in occasione dei prossimi incontri calcistici dovranno tornare a casa con la consapevolezza di aver visitato un luogo sicuro, pulito e ordinato oltre che bello e accogliente, un luogo dove è bello ritrovarsi e dove è piacevole ritornare”.