Clandestino: condanna a due anni e mezzo di carcere

Era tornato in Italia a cinque anni dalla precedente espulsione. Arrestato e condannato a due anni e quattro mesi di carcere, perché è tornato in Italia da clandestino, a cinque anni di distanza dalla sua espulsione dal paese, per stare vicino ad un cugino malato, almeno in base alla sua ricostruzione dei fatti. E’ la vicenda di un quarantenne, albanese, arrestato a Chiavari dove è stato trovato in possesso di un permesso di soggiorno greco, che non autorizza un irregolare a rimanere nel nostro paese. Incarcerato il mese scorso per non aver rispettato la legge sull’immigrazione, l’uomo è stato processato con rito abbreviato e la condana è risultata essere tre volte tanto quanto richiesto dal pubblico ministero. Il suo legale ha perannunciato il ricorso in appello, citrando un decreto legge secondo il quale i clandestini espulsi potrebbero rientrare, trascorsi proprio cinque anni.


Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it